Dott. Gualberto Ricci Curbastro
E’ nato a Viterbo il 19 Marzo 1932 da Riccardo – il cui Reggimento, il III Granatieri di Sardegna, si trovava di stanza nella città laziale – e da Evelina Lantieri de’ Paratico, ma di fatto è cresciuto a Roma dove ha compiuto gli studi classici laureandosi poi in Giurisprudenza a soli 23 anni.
Entrato in Alitalia, anche grazie alle sue ottima conoscenza di più lingue straniere, nella compagnia di bandiera si occuperà per molti anni di accordi internazionali, apertura di nuove rotte e scali commerciali. Questa esperienza lo porterà a viaggiare quasi in ogni stato del mondo senza tuttavia mai perdere il fascino del richiamo alla terra e all’agricoltur. Nel 1967 infatti sarà tra gli undici produttori che daranno vita alla DOC Franciacorta.
Nel 1969 il “salto”, lasciata l’Alitalia Gualberto comincia ad occuparsi a tempo pieno delle aziende di famiglia in Romagna, la terra dei Ricci Curbastro, e in Franciacorta, la terra dei Lantieri de’ Paratico.
Dei suoi quattro figli sarà Riccardo a seguirlo fin dal 1978 nell’attività imprenditoriale agricola.
Con coraggiosi e continui investimenti l’azienda di Capriolo in Franciacorta comincerà a crescere specializzandosi sempre più in viticoltura: 2,30 ettari di vigneto nel 1968, 4,90 nel 1979, 8 nel 1990, 16,50 nel 2000 26 nel 2010. Anche la cantina attraverso successivi ampliamenti passerà da una superficie di circa 100 metri quadrati alla attuale di oltre 2500 metri quadrati fino ad una profondità di 15 metri.
La passione agricola viene equamente divisa anche con la Romagna ove Gualberto segue le proprie aziende agricole di Lugo e Bagnavallo. Nel 2000 coronerà il sogno di realizzare una cantina anche lì, l’Azienda Agricola Rontana di Brisighella.
Collezionista appassionato Gualberto comincia a raccogliere prestissimo oggetti agricoli ormai caduti in disuso, nel luglio del 1986 la raccolta diventerà il primo nucleo del Museo Agricolo e del Vino Ricci Curbastro, una realtà unica in Franciacorta realizzata per raccontare a turisti e amanti del vino la storia di questo lembo del bresciano. Il Museo è continuamente ampliato e ogni anno accoglie circa 5.000 visitatori italiani e stranieri.
Sarà sempre Gualberto a scrivere i primi due volumi dedicati al Museo: Immagini di Cultura Contadina, edito nel 1988 scritto in collaborazione con Paolo Pinti e La Franciacorta in cucina. Tra storia e ricordi nel 2006 in collaborazione con i figli Riccardo e Giovanna Sveva.
Studioso di armi antiche e di storia militare ha scritto numerosissimi articoli su prestigiose riviste italiane quali Diana Armi, Uniformi & Armi ed il Bollettino dell’Accademia di San Marciano e altre, pubblicando anche i libri Strutture difensive e territorio: armi, fortezze e trattatisti bresciani all’epoca della Serenissima, atti del convegno da lui stesso organizzato il 3 e 4 Novembre 1990 a Rovato, il Diario della guerra 1915-1918 del Caporale di Settime (Asti) Brusio Giuseppe, Le cive del Cav. Mori
Questa sua passione lo porterà anche al centro di un intrigo internazionale legato al trafugamento durante la Seconda Guerra Mondiale di un prezioso scudo del 1500 conservato nei Musei Civici di Bologna.